Il
mondo dell’economia in questi ultimi mese rivolge uno sguardo di
forte attrattiva verso mutui e tassi di interesse. Questo
aggiornamento non riguarda solo chi vuole acquistare una casa ma
anche chi ha già un contratto attivo e cerca condizioni migliori.
Finita l’estate, infatti, secondo gli addetti ai lavori sono
(letteralmente) esplose le richieste dei debitori di cambiare banca
ai fini di migliorare le condizioni alle quali restituiscono il
denaro ottenuto per acquistare un immobile.
Ma
cosa è successo di preciso? E come si è arrivati a queste
conclusioni?
Procediamo
con ordine. A causa delle recenti misure della Bce si è giunti a
nuovi minimi del costo del denaro, il che equivale a bassi tassi di
interesse che vanno inevitabilmente a movimentare il settore dei
mutui, specialmente in un campo come quello degli acquisti delle
case. Secondo MutuiOnline.it (che aveva, di fatto, registrato la
caduta degli indici Irs e l’allineamento dei tassi fissi a quelli
indicizzati) adesso è possibile ottenere un mutuo ventennale ad
appena lo 0,22% di tasso variabile e allo 0,57% per un tasso
fisso.
La riduzione di quasi un punto percentuale dei tassi in
pochi mesi ha, così, aperto il mercato della surroga ad una quantità
di mutui notevole, accesi magari anche in anni recenti e che, per i
loro tassi già convenienti, non avrebbero goduto di grandi risparmi
con i tassi disponibili per la surroga fino alla primavera 2019.
Così
«dopo la progressiva riduzione dei flussi di surroghe registrati
dalla seconda metà del 2018, nel bimestre luglio-agosto, le
richieste di surroghe e sostituzioni sono schizzate al 61,6% del
totale dal 38,3% del secondo trimestre».
E tornando in merito all’acquisto della casa? Si è sensibilmente ridotto il peso delle richieste di mutui per l’acquisto della prima casa, la cui quota si è fermata al 31,3% (51,6% Aprile-Giugno e 55,4% Gennaio-Marzo). Questa variazione nelle richieste di mutui si è accompagnata – sottolinea sempre MutuiOnline.it – ad un forte incremento dei volumi delle richieste stesse, motivo per cui il mercato dei mutui potrebbe avere un’importante crescita complessiva rispetto al medesimo periodo del 2018. Va inoltre detto che ai nuovi minimi dei tassi spicca anche il nuovo massimo registrato dall’importo medio richiesto, salito (nel terzo trimestre) a 135,410 euro dai 131.294 del secondo trimestre che nello stesso periodo si è portato a 129.578 euro.